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Arneodi

Poco prima dell'abitato di Stroppo si trova il bivio che risale in direzione del capoluogo Paschero, delle numerose borgate sul versante settentrionale e del valico del Colle delle Cavallina che porta ad Elva. Risalendo per questa strada si incontrano le scuole del Convitto di Stroppo e, subito dopo un tornante, la borgata Arneodi. Un tempo qui c'era un antico convento dei cappuccini, ora casa privata, al cui interno si possono trovare molte strane pietre e alcune scritte gotiche, in cui è nominato un Domus Arneud, probabilmente il signore che diede il nome alla borgata.
Nelle case vicine si trovano altre sculture corrose dal tempo, tra cui due testine in pietra e un serpente scolpito in una pietra d'angolo.
Poco lontano, all'imbocco della mulattiera che conduce a Contà, a destra di un caratteristico ponte in pietra, si trova il mulino di Piri, di oltre 200 anni. Inizialmente era adibito alla macinatura dei cereali, poi è stato adattato per l'attività di mascalcia, ossia del fabbro e della ferratura degli animali da soma: qui vi giungevano due volte l'anno numerosi muli allora utilizzati nei lavori agricoli e di trasporto.
Tutti gli attrezzi del maniscalco, quali magli, trapani e mole erano azionati dalla forza dell'acqua che, incanalata in un bacino con caduta di alcuni metri, muoveva una poderosa ruota che favoriva il loro movimento. Il mulino è rimasto in funzione fino al 1982.